Per potere circolare, un veicolo deve essere considerato, quindi riconosciuto, “idoneo”. Semplicemente, possiamo dire che l’immatricolazione, in materia di trasporti, è la procedura fondamentale che serve per ottenere questo riconoscimento di idoneità.
Il 24 aprile 1926, una volta superato il periodo bellico della grande guerra, si tenne a Parigi una conferenza internazionale che portò all’approvazione di due accordi denominati rispettivamente
- “Convenzione internazionale relativa alla circolazione stradale”
- prevedeva una serie di norme di ordine generale relative alla guida di veicoli automotori o a trazione animale.
- “Convenzione internazionale relativa alla circolazione automobilistica”
- riguardante, in particolare, i veicoli a motore.
L’avvenimento rivestì una grande importanza anche perché si arrivò a definire e formalizzare importanti concetti come immatricolazione dei veicoli, patente di guida, segnali di pericolo. Venne inoltre previsto che ogni veicolo fosse identificato attraverso una targa, il contrassegno di identificazione, il nome del costruttore, il numero di telaio e quello del motore.
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